In occasione della Giornata Mondiale della Salute, che si celebra il 7 aprile di ogni anno, desideriamo sottolineare l’importanza di promuovere la salute e adottare stili di vita sani.
In questo articolo approfondiremo alcuni interventi validati di prevenzione primaria attraverso alimentazione, esercizio fisico e meditazione. Verrà inoltre presentato un approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute, promosso da SALUS.
Nel dibattito pubblico spesso si parla di nuove frontiere nella cura delle malattie. Poco spazio viene dedicato alla promozione della salute e alla prevenzione primaria attraverso sani stili di vita.
Nel corso di questo articolo, guidati dalla evidence-based medicine, esploreremo l’efficacia di strategie legate all’alimentazione, all’esercizio fisico e al benessere mentale nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative, condizioni che influenzano diffusamente e significativamente la qualità della vita delle persone. Questi interventi, oltre a promuovere la salute del singolo, permettono alle società di rafforzare la propria resilienza di fronte ad alcune sfide che minacciano la salute pubblica.
Aumentare la resilienza di fronte alle sfide che minacciano la salute pubblica
Quando si parla di minacce alla salute pubblica, il pensiero corre frequentemente alla recente emergenza pandemica; in realtà esistono sfide ben più impattanti rispetto alla
recente diffusione della COVID-19. Tra queste possiamo annoverare la crescente resistenza antibiotica, che in Italia raggiunge un triste primato.
Secondo il Ministero della Salute infatti “Le infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici provocano ogni anno oltre 35.000 decessi nelle Nazioni europee e purtroppo circa un terzo di questi decessi avviene in Italia” (17 novembre 2023). Le ultime stime dicono che di questo passo, dal 2050, potremmo registrare fino a 10 milioni di decessi annui per antimicrobico resistenza nel mondo.
Promuovere la salute: una strategia cardine per ridurre l’impatto delle minacce alla salute pubblica
Su come gestire queste sfide attuali e future parla il “Manifesto europeo per la longevità sana attraverso gli stili di vita e la sostenibilità ambientale” elaborato dalla Rete Europea SALUS, che dal 2019 è attiva con eventi, campagne e pubblicazioni volte promuovere un cambio di paradigma che metta al centro la promozione della salute e la sostenibilità ambientale nelle politiche europee.
A tal proposito, tra gli eventi in programma per il 2024, il 18 e 19 novembre si svolgerà in Italia un Convegno Internazionale intitolato “La centralità della promozione della salute per una società sana e longeva”, ospitato al Palazzo della Minerva a Roma dal sen. Lucio Malan, sostenuto in modo trasversale da altri esponenti politici italiani e organizzato dalla Fondazione Internazionale LUMEN, ente capofila della rete Europea SALUS, insieme alla Scuola di Naturopatia LUMEN.
In occasione della presentazione del convegno, durante la conferenza stampa avvenuta in Senato il 12 marzo scorso, il dott. Alberto Donzelli, presidente della Fondazione Allineare Sanità e Salute e membro del Comitato Filosofico Scientifico SALUS , ha sottolineato un aspetto di fondamentale importanza: se tutti sappiamo che promuovere sani stili di vita avrebbe un forte impatto protettivo per la popolazione, perchè non è la priorità dei sistemi sanitari?
Pagare per la salute invece che per la malattia: un punto di vista rivoluzionario
Il suo intervento ha messo in luce l’impatto rilevante che produce il conflitto di interesse all’interno del sistema sanitario nazionale. Con il modello attuale, infatti, gli attori in sanità sono pagati in base alle prestazioni erogate e quindi, semplificando, in base alla malattia.
Un sistema che paga la salute, sostiene Donzelli, rappresenterebbe un potente cambio di paradigma: pagare per quote capitarie, pesate sulla longevità sana dei propri pazienti, porterebbe verso un allineamento tra l’interesse economico degli attori della sanità, l’interesse dei pazienti e della società, poiché stimolerebbe i professionisti sanitari a suggerire tutti quegli interventi, di cui è dimostrata l’efficacia e l’economicità, che possono favorire una longevità in salute.
Di quali interventi parliamo? Ad oggi la scienza è ampiamente concorde nell’individuare tre principali aree di intervento con un ottimo rapporto costo-efficacia (per gli anglosassoni,
cost effective) alimentazione antinfiammatoria, regolare attività fisica, pratiche rilassanti come yoga o meditazione e coltivare sane relazioni.
Le tre principali aree di intervento per una longevità in salute
Valorizzare il patrimonio della dieta mediterranea tradizionale
Uno dei maggiori problemi del mondo occidentale è l’eccessiva alimentazione che non sempre è associata ad un apporto di nutrienti adeguato, poiché si tende ad eccedere con zuccheri e/o proteine animali. La restrizione calorica associata ad un appropriato apporto di nutrienti, garantito ad esempio dalla dieta mediterranea tradizionale, protegge da malattie croniche (spesso riconducibili alla malnutrizione occidentale) quali obesità, diabete, cancro, malattie cardiovascolari, invecchiamento cerebrale, epatopatia e nefropatia.
In linea con la dieta mediterranea tradizionale, citiamo anche la plant based diet, con consumo settimanale di pesce azzurro e la Healthy Eating Plate della Harvard T.H. Chan School of Public Health.
Tali risultati provengono da numeri studi scientifici ma sono stati raccolti anche in occasione di episodi eccezionali avvenuti nel passato, in cui si sono verificate condizioni di restrizione calorica con adeguato apporto di nutrienti. In Danimarca, per esempio, durante la Prima Guerra Mondiale e in Norvegia durante la Seconda Guerra Mondiale, si sono registrati decrementi dei tassi di mortalità rispettivamente del 34% e del 20%.
Un altro aspetto da prendere in seria considerazione è la salute intestinale: se il nostro intestino presenta una condizione di disbiosi, ovvero di alterazione dell’equilibrio microbico fisiologico, i nutrienti potrebbero non essere processati e assorbiti, nonostante l’apporto nutritivo sia adeguato. Avere quindi un intestino sano è un ingrediente fondamentale alla condizione di salute. La dieta mediterranea, prediligendo frutta e verdura di stagione, cereali, legumi, pesce ed olio extra-vergine di oliva, ha un’influenza positiva sulla regolarità intestinale.
Pertanto riducendo il consumo di carni rosse e bianche, insaccati, formaggi e latticini, farine raffinate e zucchero, favorendo alimenti tipici della dieta mediterranea, ci si può aspettare un miglioramento della qualità della vita, con riduzione dell’incidenza di malattie cronico-infiammatorio-degenerative.
Promuovere l’esercizio fisico regolare
L’esercizio fisico aerobico regolare è un altro pilastro importante per la promozione della salute. L’esercizio aerobico è un’attività fisica che richiede uno sforzo moderato per un periodo di tempo prolungato. Ne fanno parte, per esempio, la marcia, la corsa di resistenza, il nuoto, andare in bicicletta e attività simili eseguite senza scatti, oppure gli esercizi ginnici che si eseguono in palestra senza affanno. Tali esercizi non solo influiscono positivamente sulla salute fisica, ma anche sul benessere mentale, contribuendo così al raggiungimento di un approccio integrato alla salute.
In combinazione con l’adeguata riduzione dell’introito calorico, garantendo il giusto apporto di nutrienti, l’esercizio fisico regolare incrementa gli effetti positivi sulla salute, in quanto permette di mantenere un peso corporeo nei limiti della norma, evitando in particolar modo l’accumulo adiposo a livello dell’addome che è associato ad una maggior rischio cardiovascolare. L’attività fisica aumenta il consumo di energia e la lipolisi con riduzione della massa grassa, migliora l’insulino resistenza e ha un effetto anti-ipertensivo.
Oggi sono ben documentate anche le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e di modulazione dell’umore di tali pratiche.
L’attività fisica dovrebbe essere considerata parte della terapia in moltissime malattie quali depressione, ansia, demenza, morbo di parkinson, sclerosi multipla, sindrome metabolica, BPCO, asma, cancro, osteoporosi e malattie infiammatorie-autoimmuni dell’apparato muscolo-scheletrico.
L’esercizio aerobico previene e migliora la demenza, agendo tramite l’aumento dei livelli di fattori neurotrofici cerebrali e aumentando in particolar modo il volume dell’ippocampo, area del sistema nervoso centrale principalmente coinvolta nella memoria
Favorire il benessere mentale e gli interventi Mente-Corpo
La Mindfulness utilizza la pratica della meditazione, propria delle antiche tradizioni orientali, per favorire il governo della mente e nutrire la quiete interiore.
La Mindfulness e le tecniche di respirazione (come per es. la respirazione diaframmatica, il pranayama e la respirazione lenta) sono validi strumenti per ridurre l’infiammazione, modulare l’appetito e l’umore (riduzione dell’ansia e della depressione), migliorare le prestazioni, riequilibrare la reattività ( riequilibrio del sistema nervoso autonomo) e la qualità del sonno.
Studi sperimentali mostrano che interventi come la meditazione non solo riducono il dolore, ma hanno anche potenti effetti protettivi sulla sostanza grigia cerebrale e sulla connettività all’interno dei circuiti modulatori del dolore.
E’ stato dimostrato che la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) è massima quando la respirazione rallenta nell’intervallo delle basse frequenze, in particolare a 0,1 Hz (equivalente a 6 respiri / min). La HRV è controllata dal sistema nervoso autonomo (SNA) ed è il fenomeno fisiologico di variazione dell’intervallo di tempo tra i battiti del cuore. La HRV è un modo interessante e non invasivo per identificare gli squilibri del SNA: se il sistema di una persona si trova spesso in modalità “attacco o fuga” ovvero sotto stress cronico, la HRV è bassa, se è in uno stato più rilassato, la HRV è alta. In altre parole, più il SNA è in salute, più velocemente il cuore sarà in grado di “cambiare marcia”, mostrando maggiore flessibilità e adattabilità, ed essere quindi maggiormente resistente agli stress. Una bassa HRV è associata ad un aumentato rischio di morte e di malattie cardiovascolari.
L'opportunità di un approccio integrato e personalizzato che unisca filosofia e scienza
Nonostante l’assenza di un allineamento di interessi, descritto all’inizio di questo articolo, porti il sistema sanitario a investire marginalmente nella diffusione di sani stili di vita, molte delle informazioni scientifiche sin qui riportate sono comunque a disposizione del vasto pubblico, che può accedervi liberamente attraverso risorse online.
Perché allora permane un problema nella loro diffusione come pratiche quotidiane? Quale potrebbe essere una strategia più efficace per promuoverle tra la popolazione?
Di questo ha ampiamente parlato la naturopata Milena Simeoni, direttrice didattica della Scuola di Naturopatia LUMEN e ideatrice dell’iniziativa europea SALUS, durante la conferenza stampa avvenuta in Senato il 12 marzo scorso, parlando di approccio integrato e personalizzato alla promozione della salute.
Questo approccio trasversale ha una forte validazione scientifica legata all’analisi dei sistemi complessi e riconcilia la visione moderna e scientifica con la visione filosofica di molte Medicine, ponendo in relazione biunivoca, inscindibile e reciprocamente influenzabile, le parti con il tutto.
Come sostiene Simeoni, è proprio in questa unione armoniosa tra scienza e filosofia, tra riduzionismo e olismo, tra pensiero razionale ed analogico, che si racchiude la grande opportunità che risiede nell’approccio integrato alla promozione della salute.
In un approccio integrato, inoltre, la personalizzazione diventa un principio fondante. Diceva Ippocrate “È più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia, che sapere che tipo di malattia abbia una persona”. Riportandolo alla promozione della salute, è più importante comprendere prima la persona che necessita di un supporto alla salute e, in questo modo, potergli indicare, tre le pratiche quotidiane scientificamente provate, quelle più efficaci in base alle sue caratteristiche personali, o come dicono alcune tradizioni, in base alla sua costituzione.
Infine personalizzazione vuol dire anche creare una strategie di empowerment che porti la persona ad acquisire consapevolezza di sé e delle risorse, interne ed esterne, che può mettere al servizio della propria salute. Il termine empowerment indica un processo di crescita basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale. Questo processo porta ad un rovesciamento della percezione dei propri limiti in vista del raggiungimento di risultati superiori alle proprie aspettative.
Per questa ragione SALUS propone di integrare i principi, le conoscenze e le pratiche propri delle medicine tradizionali all’interno delle strategie di promozione della salute, a livello europeo e nazionale. In che modo? Attraverso la definizione di uno standard formativo che unisca scienza e filosofia, che valorizzi l’operato delle centinaia di migliaia di professionisti delle medicine tradizionali e complementari presenti in Europa e li prepari a diventare i promotori della salute di domani: professionisti che saranno in grado di sostenere la longevità e la resilienza dei cittadini europei, attraverso percorsi di supporto alla salute integrati e personalizzati.
Dopo aver letto questo articolo cosa potresti fare per celebrare al meglio la Giornata Mondiale della Salute?
Ecco tre piccoli suggerimenti:
- Realizzare un pasto secondo i principi della dieta mediterranea tradizionale, magari recuperando una ricetta della nonna;
- Andare a fare una camminata veloce in mezzo al verde, in un bosco o anche solo in un parco cittadino;
- Prendersi dieci minuti per meditare, rilassandosi ad occhi chiusi e ascoltando il proprio respiro.